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Quando è entrato in crisi il modello classico della detection (individuazione del colpevole di un crimine tramite un processo logico di deduzione compiuto da un investigatore al fine di restaurare l'ordine) gli autori nostrani hanno saputo rinnovare il genere, usandolo come strumento di analisi sociale ed esistenziale della realtà contemporanea. Di Ciolla individua in Leonardo Sciascia il precursore di questa trasformazione, ma le analisi contenute in Uncertain justice sono incentrate soprattutto sugli ultimi venti anni. Una recente tendenza rilevata dalla studiosa è l'invasione del panorama editoriale da parte di uomini di legge, siano essi giudici, avvocati o poliziotti. Forti della credibilità di cui godono presso i lettori per il fatto di essere interni al mondo legale, sono anche abituati ad avere a che fare con la parola e con sofisticati strumenti retorici che impiegano nell'esercizio delle proprie funzioni. Lontano da ogni pregiudizio sul valore commerciale del fenomeno, l'analisi acuta di Di Ciolla individua la possibilità che dall'unione delle conoscenze procedurali con l'invenzione letteraria si possa arrivare a creare una nuova e responsabile comunità di lettori. Nel caso di Domenico Cacopardo permane una generale sfiducia nel sistema, racchiusa nella scelta del suo protagonista seriale, Agrò, di abbandonare il ruolo di sostituto procuratore. Per Gianrico Carofiglio la studiosa parla invece di “mitologia della giustizia”, fondata non su un concetto astratto di giustizia, ma intesa come risultato di uno scambio dialettico con il cittadino/lettore al quale l'autore propone una visione demistificante della macchina giudiziaria, ma promettente e non inefficiente in modo irrimediabile.
Diverso è il caso di autori che hanno preferito fare i conti con la storia passata, dando vita a romanzi ibridi in cui noir e romanzo storico coesistono, proponendo narrazioni alternative laddove le spiegazioni del sistema giudiziario siano insufficienti. Il primo capitolo, che si avvale del contributo di Luca Somigli, Mark Chu e Marco Amici, si sofferma sulle questioni irrisolte della storia italiana sottoposte al cosiddetto processo di revisionismo. Talvolta entra in gioco la cospirazione, l'ossessione per il complotto che in autori come Giancarlo De Cataldo, del cui Romanzo Criminale viene fatta un'analisi approfondita e ricca di spunti interessanti, non diventa mai paranoia, ma è utilizzata come strategia narrativa che consente un'interpretazione problematica della realtà e sopperisce alla perdita della memoria storica che caratterizza il nostro paese.
La parte centrale dell'opera è dedicata all'incontro tra genre e gender, con l'analisi delle conseguenze sul trattamento del genere nei casi in cui a scrivere è una donna. Uno dei cardini della società italiana in cui si annidano con più frequenza episodi di violenza è la famiglia, microcosmo dove si manifestano in misura ridotta disfunzioni e aberrazioni dell'ordine sociale allargato. Nel sistema patriarcale delineato nei romanzi analizzati, la donna si colloca in una posizione subordinata che può renderla vittima di abusi o carnefice, mediante un atto di disperazione volto a preservare il proprio sé o a espiare un peccato.
Claudia Salvatori, Laura Grimaldi, Barbara Garlaschelli, Melania Mazzucco e Gianni Farinetti sono solo alcuni tra gli autori e le autrici le cui opere sono analizzate da un punto di vista strutturale, con particolare attenzione all'intersecarsi dei piani diegetici nelle complesse vicende narrate. Un interesse così marcato da parte del mondo accademico di cui è parte Nicoletta Di Ciolla, Senior Lecturer alla Manchester Metropolitan University, fa ben sperare nella crescente importanza che il noir italiano contemporaneo con le sue istanze etiche e sociali sta a poco a poco conquistando.

(pubblicato su www.romanoir.it il 29.05.2011)

   


Roma Noir 2010
Scritture nere: narrativa di genere, New Italian Epic o post-noir?

a cura di Elisabetta Mondello
(Robin Edizioni 2010)



Concorso Letterario
Roma Noir 2010
per tre racconti inediti


Vincitori

1° classificato
Etica professionale
di
Marica Petrolati

2° classificato
Pisana
di
Stefano Cicerani

3° classificato ex aequo
Cuore fiore amore
di
Angela Cutrera

3° classificato ex aequo
Siracusa, 1608
di
Maria Lucia Riccioli


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