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Nella Parigi del secondo dopoguerra i destini delle persone perseguitate dalle avversità si legano producendo una carica esplosiva che non lascia scampo. Balthazar, il protagonista del romanzo, è un personaggio triste e malinconico che, dopo una vita inconcludente, sta per essere fagocitato dagli avvenimenti che hanno caratterizzato l'ultima parte della sua esistenza. Dopo aver ucciso il suo complice Moreno, per una mancata spartizione di bottino, è costretto a chiudersi in casa per sottrarsi dalla banda di Scipioni e per sfuggire dalla polizia che lo cerca con l'accusa di omicidio. L'attesa è lunga e snervante, ma Balthazar non può rimanere chiuso in casa per sempre e, dopo essere sfuggito a una trappola escogitata dai malviventi, decide di lasciare il suo nascondiglio per non diventare un bersaglio troppo facile. Inizia per lui un viaggio fisico e mentale lungo i bassifondi di una città torbida e insicura che non offre riparo a nessuno e che lo allontana sempre di più dagli affetti e dalla vita normale che conduceva. Per ogni passo che compie, per ogni mossa giusta o sbagliata, le cose i si mettono sempre peggio e le persone con cui si imbatte vengono travolte dal fato ineluttabile che si è aggrappato a lui come una lettera scarlatta. La sensazione che ogni respiro possa essere l'ultimo e gli scontri cruenti a cui deve far fronte, lo rendono sempre più pericoloso e lo trascinano verso un collasso mentale che, a mano a mano che gli eventi si incrociano, non gli lascia via di scampo. Neanche la riscoperta di un amore nato sotto un segno avverso può sottrarlo dal destino che ha deciso per lui.
In una scacchiera che sembra regolata da una forza superiore onnipresente, ogni persona gioca la sua parte, recitando a dovere un copione che sembra già stato scritto. Insieme a Balthazar una miriade di personaggi girano intorno a una vicenda cruenta che si espande come una macchia d'olio; tra questi poliziotti, ladri, gangsters, prostitute, immigrati, ex detenuti e invalidi di guerra, tutte figure ambigue che rendono viva l'immagine drammatica di un periodo difficile per l'intera società. E' un affresco dallo sfondo nero quello che si materializza davanti agli occhi del lettore, un'orchestra manipolata da una forza superiore, in cui qualsiasi persona - non importa quale sia l'estrazione sociale - può crollare facilmente dinnanzi ai colpi di un fato ineluttabile che non fa sconti neanche ai sentimenti umani. Nessun altro ha saputo rendere in maniera così nitida il disagio sociale vissuto in questo periodo, nessun altro ha saputo dipingere con tanta passione la parte oscura e nascosta di Parigi e non a caso il noir ha trovato terreno così fertile nel secondo dopoguerra. Héléna, lo scrittore maledetto, è sicuramente uno dei suoi massimi interpreti.
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(pubblicato su www.romanoir.it il 24.02.2009)
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Roma Noir 2008
"Hannibal the Cannibal c'est moi?" Realismo e finzione nel romanzo noir italiano
a cura di Elisabetta Mondello
(Robin Edizioni 2008)
Concorso Letterario
Roma Noir 2009
per tre racconti inediti
Vincitori
1° classificato
Sala d'attesa
di
Carmen Maffione
2° classificato
Terapia d'urto
di
Silvia Premoli
3° classificato ex aequo
Il demone della Buonanotte
di
Andrea Franco
3° classificato ex aequo
Dolcemente verso il basso
di
Massimiliano Govoni
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