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Moraldo è uno studente di lettere, nella Torino fascista del 1926, ha ventiquattro anni, e gli occhi teneri di un poeta adolescente. Vive nell'imbarazzo della propria apatia ( lui l'eterno indeciso ), e coltiva una segreta ammirazione per un coetaneo di nome Piero. Fin da subito “la faccia di quel giovane lo aveva indispettito, e riempito di curiosità”. Occhialetti tondi da miope, e fisico sparuto, Piero tiene conferenze colte, discorsi politici, ha fondato una casa editrice e una rivista, è sposato e ha già un figlio. Legge, studia, scrive tutto il giorno, e fugge. Fugge a Parigi in esilio, lontano dalla ferocia dei fascisti che lo avevano percosso, e rinchiuso in carcere. Anche Moraldo giungerà a Parigi, per altri motivi. Una valigia scambiata con una giovane fotografa, di cui s'innamora. Gli occhi neri di lei, grandi e rotondi, ipnotici, convinceranno Moraldo a seguirla fino alle rive della Senna.
Il romanzo di Di Paolo, oltre a essere una prova narrativa in grado di entusiasmare con uno stile garbato e mai eccessivo (raro di questi tempi), è una lucida analisi storico-interpretativa della vita di un grande oppositore al regime fascista, Piero Gobetti. Di notevole filigrana il lavoro di ricerca storica compiuta dall'autore, che rende onore a un leader, eroe dell'attivismo febbrile, acuto e rivoluzionario – e ne mette in risalto il lato meno ruvido, non dell'intellettuale intransigente, ma quello di giovane sposo e padre preoccupato della propria sorte.
Il punto di questa narrazione, di questa incredibile vicenda, trova la sua interpretazione più giusta nella silloge che apre il romanzo, un verso del poeta Dylan Thomas – I advance for advance for as long as forever is (vado avanti quanto dura il sempre) – oppure “raccogliere i cocci, rimetterli a posto, rimettersi in piedi alla svelta... e credere nelle idee” – perché almeno le idee ci sopravvivono.
(pubblicato su www.romanoir.it il 10.06.2013)
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Roma Noir 2010
Scritture nere: narrativa di genere, New Italian Epic o post-noir?
a cura di Elisabetta Mondello
(Robin Edizioni 2010)
Concorso Letterario
Roma Noir 2010
per tre racconti inediti
Vincitori
1° classificato
Etica professionale
di
Marica Petrolati
2° classificato
Pisana
di
Stefano Cicerani
3° classificato ex aequo
Cuore fiore amore
di
Angela Cutrera
3° classificato ex aequo
Siracusa, 1608
di
Maria Lucia Riccioli
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