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Protagoniste inedite della trama polifonica sono quattro donne alle prese con il conflitto generato dalla crisi economica: Ksenia, Eva, Luz e Sara. Quattro donne estremamente diverse tra loro ma unite dalla caparbietà con cui reagiscono verso chi tenta di sottometterle e soggiogarle attraverso la violenza fisica e psicologica. Ksenia è siberiana, ex ginnasta, attirata in Italia con la promessa di conoscere l’uomo dei suoi sogni. A lei viene affidato il compito di introdurre le quattro diverse storie e lo fa con lo sguardo di straniera, capace dunque di affrescare una Roma apparentemente divisa a compartimenti stagni, ma che in realtà nasconde reti di potere senza confini. La vicenda scorre veloce, ritmo serrato, immagini forti. Delitti, amori, stupri, vendette. Carlotto e Videtta scelgono di stare all’interno del diktat editoriale del momento, raccontare il femminicidio in Italia, ribaltando la posizione degli addendi.. Protagonista diviene la forza delle donne come reazione alla violenza e, al momento della loro unione, è in grado di trasformarsi nella forza solidaristica che purtroppo, a volte, sfocia in racconto retorico, piatto e dicotomico, forse perché usato anche per descrivere la galleria di uomini “sbagliati” presenti nel romanzo. Al solito fiction e realtà si intrecciano all’interno di una serialità che assicura lettori e rimanda a dicembre, mese in cui uscirà l’ultimo dei quattro romanzi, le critiche secche e definitive. I primi otto capitoli del ciclo finiscono con un brevissimo elenco di canzoni e poesie citate all’interno del romanzo, riprendendo in breve lo stile del ciclo dell’Alligatore e le teorizzazioni del noir mediterraneo.
(pubblicato su www.romanoir.it il 10.07.2013)
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Roma Noir 2010 a cura di Elisabetta Mondello
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