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Protagonista della vicenda è Federico Molinari, un giovane candidato alle elezioni in Puglia, un ragazzo di saldi valori ed idealista. Forte del suo motto «Possiamo e dobbiamo!», che in precedenza era stato anche il motto di suo padre, giornalista scomodo a cui avevano sparato quando Federico era ancora piccolo, il giovane candidato pensa di essere la guida giusta perché le cose in Puglia possano cambiare realmente. Ma Federico non sa che la sordida ombra della corruzione si è già estesa fino a lui; Oreste, suo caro amico dai tempi dell'università e spin doctor di Federico nella campagna elettorale, si è lasciato invischiare negli intricati piani della mafia che necessita di un “fantoccio” che guidi la Puglia, in modo da poter accrescere e rendere più forte la Sacra Corona.
Federico però, desideroso di giustizia e fremente di denuncia verso tutte le attività illegali pugliesi, rischia di diventare presto ingestibile.
Proprio a causa di questa sua bramosa ricerca di verità, Molinari finisce per scontrarsi con la situazione di San Sebastiano Trafitto, un paesino del Molise distrutto da un terremoto e ricostruito provvisoriamente sotto forma di baraccopoli, qualche chilometro più in là, ma in territorio pugliese. Col passare degli anni il paese è stato dimenticato, perché i fondi per la ricostruzione sono misteriosamente spariti e gli abitanti di San Sebastiano Trafitto si sono ritrovati a vivere in condizioni inaccettabili dentro ripari precari e in territorio pugliese, abbandonati dal Molise e ignorati dalla Puglia.
Federico, nel suo programma politico, non può certo tralasciare una realtà del genere, ma presto si renderà conto a proprie spese che non tutto è come sembra e che gli abitanti del paesino, guidati da un viscido personaggio di nome Anteo, hanno trovato il modo di sopravvivere e di opporsi ad uno stato che li ha abbandonati, attraverso la pericolosa arma dell'illegalità organizzata.
Con abile sagacia e attraverso uno stile coinvolgente e a tratti pungente, Colitto ci mostra uno scorcio di vita interessante. Il suo sguardo penetrante e acuminato, come solo lo sguardo del noir può essere, si spinge oltre la superficie delle cose e si infiltra in profondità fino a rivelarci, come spesso accade nei noir di ecomafia, situazioni drammatiche e sconvolgenti vicine alla nostre vite quotidiane ma al tempo stesso situate proprio in un punto del nostro campo visivo dove lo sguardo non riesce, o non vuole, arrivare.
Tra personaggi a forti connotazioni positive e negative e intrighi che si fanno mano a mano più fitti, Colitto ci accompagna nella scoperta di quell'acqua torbida che si nasconde in profondità, quando si smuove il fondale; ma ci mostra anche che, con pazienza e caparbietà, quando le correnti si calmano, il terriccio torna a posarsi e l'acqua diviene di nuovo trasparente. Grazie a persone come Federico Molinari e alla loro volontà e ostinazione, la speranza persiste: tutti noi «Possiamo e dobbiamo».

(pubblicato su www.romanoir.it il 20.04.2010)

   


Roma Noir 2009
L'amore ai tempi del noir

a cura di Elisabetta Mondello
(Robin Edizioni 2009)
























Concorso Letterario
Roma Noir 2010
per tre racconti inediti


Vincitori

1° classificato
Etica professionale
di
Marica Petrolati

2° classificato
Pisana
di
Stefano Cicerani

3° classificato ex aequo
Cuore fiore amore
di
Angela Cutrera

3° classificato ex aequo
Siracusa, 1608
di
Maria Lucia Riccioli


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