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La vita monotona e minimamente coinvolgente di Tom si tramuta in un'avventura incredibile da quando inizia ad avere poteri “particolari” che gli consentiranno di sciogliere l'intreccio legato alla morte di Helen Driscoll. L'intero vicinato è coinvolto ma tutti fingono di non sapere… Fino a quando Tom, rassicurato anche dal conforto continuo offerto dalla moglie, riesce a smascherare i colpevoli e a ridare pace ad uno spirito da troppo tempo afflitto.
Il linguaggio scarno, diretto e quasi cinematografico è l'essenza attraverso cui Matheson travolge il lettore e lascia il protagonista in una condizione di perenne suspense. La descrizione ridotta al minimo detta i ritmi veloci dell'intreccio nel quale non si riscontrano digressioni né tanto meno interventi autoriali; è l'immagine a predominare, accompagnata dalla parola che serve solo a sfumare scene e personaggi ben evidenziati dall'azione in sé: non stupisce che il vincitore del premio Edgar Allan Poe e del Bram Stoker alla carriera sia fonte di ispirazione per molti scrittori di romanzi gialli, di racconti di fantascienza, horror e fantasy proprio come Stephen King.
Il tema è affascinante: non riuscire a “vedere” e non poter conoscere o l'essere assorbiti da una realtà nuova e più profonda, più intensa e sicuramente meno controllabile è il bivio di fronte a cui non si può scegliere ma lasciarsi trasportare dall'evolversi della situazione fino a quando la forza delle cose si sovrappone all'energia e alla volontà di qualsiasi essere umano. Sono l'instabile condizione umana ed il passato (che ritorna al presente per condizionare il futuro) ad essere messi in discussione nell'incertezza di una confusa disperazione. Io sono Helen Driscoll è un altro classico dell'inverosimile che sicuramente otterrà lo stesso successo di Io sono leggenda, di cui l'autore può vantare la vendita di 50.000 copie e l'adattamento a tre film tra cui il più recente del 2008 con Will Smith.


(pubblicato su www.romanoir.it il 17.04.2008)

   



Roma Noir 2007
Luoghi e nonluoghi nel romanzo nero contemporaneo

a cura di Elisabetta Mondello
(Robin Edizioni 2007)
























Concorso Letterario
Roma Noir 2008
per tre racconti inediti


Vincitori

1° classificato
Il focolare
di
Davide Martirani

2° classificato
Vedo nero (Baby E.)
di
Andrea Floris

3° classificato ex aequo
La cosa nera
di
Roberto Santini

3° classificato ex aequo
La bellezza
di
Marco Bocci


Leggi i racconti

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Che cos'è Roma Noir?
Non è una nuova etichetta dell’ipermercato culturale contemporaneo. Né l’ennesimo slogan a effetto, in anni in cui tendenze e scritture vengono spesso definite a partire dai titoli delle antologie che lanciano i giovani esordienti.
Dal 2003 Roma Noir è un appuntamento annuale all’Università di Roma “La Sapienza”. Uno spazio che tenta di incrociare e di far dialogare due territori, quello di chi (scrittori, critici, case editrici, direttori di riviste) in questi anni ha “sdoganato” definitivamente il noir dal ghetto della letteratura di second’ordine con quello dell’Università, intesa nel senso delle sue componenti (studenti, docenti e, fisicamente, aule di un ateneo) ma soprattutto quale luogo di creazione/trasmissione di un’idea del mondo che, nel caso della letteratura, frequentemente si mantiene distante da alcuni ambiti della produzione e della lettura.
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