v  
   
 


 





 


 

<Segue
Così la trama si snoda in una crudele successione di “sacrifici umani”, compiuti per mano di un Samurai moderno, che altro non desidera se non fare giustizia, cancellare tutti coloro i quali hanno preso parte a questa farsa artistica, macchiando il nome e l'onore dei veri guerrieri. A questo susseguirsi di morti, cerca di porre fine un coraggioso commissario che proverà, con ogni mezzo a sua disposizione, a comprendere la psicologia del Samurai e a prevenirne gli spietati omicidi.
Il mondo dei Samurai, con la sua rigida e millenaria filosofia, domina tutto il romanzo: l'autore arricchisce il testo con citazioni, spiegazioni, appendici e con una postfazione, con l'esplicito intento di far capire al lettore quanto la spietata psicologia del Samurai sia figlia del duro addestramento cui sono sottoposti sin da bambini gli “eletti”. È proprio sulla duplicità tra antica filosofia orientale e materialismo occidentale che si gioca tutto il racconto: da un lato il commissario, dedito al proprio lavoro, perfetto esempio del forte braccio della legge, modulato sul modello dei poliziotti americani, sempre sprezzanti del pericolo; un commissario del tutto protagonista della propria vita, che incarna a pennello il mondo in cui vive, dominato da pragmatismo e utilitarismo. Dall'altro, il Samurai, personaggio apparentemente così estemporaneo, che uccide perché crede in qualcosa da tutti considerata obsoleta e lontana come l'etica di antichi guerrieri orientali, così crudele da sacrificare chi ha reso prodotto commerciale una filosofia di vita che neanche conosce.
L'ambientazione della storia, una metropoli senza nome, una qualsiasi città del mondo occidentale, emblema di una società alienante e priva di morale, proiettata al profitto, contrasta visibilmente con la cieca devozione del Samurai nei confronti dei propri ideali. Proprio su questo contrasto continuo tra Occidente e Oriente, materialismo e spiritualismo, si struttura tutta la storia. L'autore costruisce minuziosamente una trama complessa, dal ritmo incalzante, densa di colpi di scena, in cui ogni tassello viene messo gradualmente al proprio posto e, solo alla fine, permette al commissario di avere la chiave di accesso per entrare realmente nel contorto meccanismo mentale del killer.
Con un linguaggio estremamente crudo e diretto, Joe Santangelo, appassionato cultore di filosofia e arti marziali orientali e cinico osservatore del degrado cui il mondo è sottoposto, ci racconta la storia di un uomo che in questo non-luogo vuole dimostrare come la disciplina e l'etica dei valorosi Samurai siano ancora vive e saldamente radicate nell'animo dei pochi eletti che hanno saputo forgiare mente e corpo, attraverso allenamenti al limite dell'umanità, proprio come un tempo facevano i gloriosi Samurai.


(pubblicato su www.romanoir.it il 29.05.2008)

   



Roma Noir 2007
Luoghi e nonluoghi nel romanzo nero contemporaneo

a cura di Elisabetta Mondello
(Robin Edizioni 2007)
























Concorso Letterario
Roma Noir 2008
per tre racconti inediti


Vincitori

1° classificato
Il focolare
di
Davide Martirani

2° classificato
Vedo nero (Baby E.)
di
Andrea Floris

3° classificato ex aequo
La cosa nera
di
Roberto Santini

3° classificato ex aequo
La bellezza
di
Marco Bocci


Leggi i racconti

____________________

Che cos'è Roma Noir?
Non è una nuova etichetta dell’ipermercato culturale contemporaneo. Né l’ennesimo slogan a effetto, in anni in cui tendenze e scritture vengono spesso definite a partire dai titoli delle antologie che lanciano i giovani esordienti.
Dal 2003 Roma Noir è un appuntamento annuale all’Università di Roma “La Sapienza”. Uno spazio che tenta di incrociare e di far dialogare due territori, quello di chi (scrittori, critici, case editrici, direttori di riviste) in questi anni ha “sdoganato” definitivamente il noir dal ghetto della letteratura di second’ordine con quello dell’Università, intesa nel senso delle sue componenti (studenti, docenti e, fisicamente, aule di un ateneo) ma soprattutto quale luogo di creazione/trasmissione di un’idea del mondo che, nel caso della letteratura, frequentemente si mantiene distante da alcuni ambiti della produzione e della lettura.
Segue>



____________________

   
 
Roma Noir tutti i diritti riservati Copyright © 2005 programmazione e grafica di Roberta Mochi e Alessia Risi